Indignati Italiani

Alla fine anche in Italia si è sviluppato quel movimento che porta il nome di “Indignati” tutta gente che non ne può più dello strapotere delle Banche, del precariato, delle ingiustizie in genere, causate anche da persone quali Avvocati, Agenti Immobiliari senza scrupoli, Imprenditori disonesti che fanno i soldi con i soldi degli altri. Ecco una cosa che proprio non riesco a mandare giù sono tutte quelle persone che lavorano con le proprietà altrui e da queste intermediazioni ci ricavano il proprio guadagno. Il problema è che poi non si accontentano più e mirano ad alzare sempre di più il loro reddito alla faccia dei poveri cristi.
Qualcuno crede fermamente al detto che dice “Il mondo è dei più furbi” ma sta per arrivare il momento in cui i “poveri cristi” non ci stanno, non hanno più intenzione di sottostare a queste regole, essi si stanno “indignando” sempre di più.

Pubblico qui sotto l’Appello del Coordinamento che il 15 Ottobre manifesterà a Roma, sicuramente da condividere

Appello del Coordinamento 15 Ottobre 2011

Gli esseri umani prima dei profitti, non siamo merce nelle mani di politici banchieri,chi pretende di governarci non ci rappresenta,l’alternativa c’è ed è nelle nostre mani, democrazia reale ora!

Commissione Europea, governi europei, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario
Internazionale,  multinazionali e poteri forti ci presentano come dogmi intoccabili il pagamento del debito, il pareggio del bilancio pubblico, gli interessi dei mercati finanziari, le privatizzazioni, i tagli alla spesa, la precarizzazione del lavoro e della vita.

Sono ricette inique e sbagliate, utili a difendere rendite e privilegi, e renderci tutti più schiavi.

Distruggono il lavoro e i suoi diritti, i sindacati, il contratto nazionale, le pensioni, l’istruzione, la cultura, i beni comuni, il territorio, la società e le comunità, tutti i diritti garantiti dalla nostra Costituzione. Opprimono il presente di una popolazione sempre più impoverita, negano il futuro ai giovani.

Non è vero che siano scelte obbligate. Noi le rifiutiamo. Qualunque schieramento politico le voglia imporre, avrà come unico effetto un’ulteriore devastazione sociale, ambientale, democratica. Ci sono altre strade, e quelle vogliamo percorrere, riprendendoci pienamente il nostro potere di cittadinanza che è fondamento di qualunque democrazia reale.

Non vogliamo fare un passo di più verso il baratro in cui l’Europa e l’Italia si stanno dirigendo e che la manovra del Governo, così come le politiche economiche europee, continuano ad avvicinare.

Vogliamo una vera alternativa di sistema. Si deve uscire dalla crisi con il cambiamento e l’innovazione. Le risorse ci sono.

Si deve investire sulla riconversione ecologica, la giustizia sociale, l’altra economia, sui saperi, la cultura, il territorio, la partecipazione. Si deve ridistribuire radicalmente la ricchezza. Vogliamo ripartire dal risultato dei referendum del 12 e 13 giugno, per restituire alle comunità i beni comuni ed il loro diritto alla partecipazione. Si devono recuperare risorse dal taglio delle spese militari. Si deve smettere di fare le guerre e bisogna accogliere i migranti.

Le alternative vanno conquistate, insieme. In Europa, in Italia, nel Mediterraneo, nel mondo. In tanti e tante, diversi e diverse, uniti. E’ il solo modo per vincere.

Il Coordinamento 15 ottobre, luogo di convergenza organizzativa dei soggetti sociali impegnati, invita tutti e tutte a preparare la mobilitazione e a essere in piazza a Roma, riempiendo la manifestazione con i propri appelli, con i propri contenuti, con le proprie lotte e proposte

PER LA NOSTRA DIGNITÀ E PER CAMBIARE DAVVERO

COORDINAMENTO 15 OTTOBRE

5 commenti su “Indignati Italiani”

  1. All’inizio l’idea poteva essere valida ma questo movimento si e’ solo trasformato in una rivolta sociale verso tutto e tutti di scellerati, drogati, nullafacenti, asociali con la sola voglia di far casini, rovinare proprieta’ altrui e approfittarsi del momento politico che il mondo sta vivendo. Il tutto senza basi ne piani.
    Protesta non vuol dire saccheggi, agitazione, distruzione nei confronti di tutto e di tutti. Basta informarsi e conoscere come sono in Spagna, dove e’ nato il movimento; la peste del 2011. Cercare di migliorare il mondo e’ buona cosa ma distruggerlo non porta beneficio a nessuno.

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    • Ciao Flavio, grazie per aver commentato … e per risponderti ti dico che le informazioni che ho io sono un pò diverse dalle tue, non so esattamente com’è la situazione in Spagna ma i servizi e gli articoli che ho visto e letto io trattavano di argomenti reali e le persone che conosco io non hanno niente a che vedere con

      scellerati, drogati, nullafacenti, asociali con la sola voglia di far casini

      io credo che chi non ne può più di subire i soprusi dell’1% abbia il diritto di dire come la pensa e se non si viene ascoltati bisogna trovare il modo di farsi sentire …

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    • A parte che il movimento italianiindignati e’ nato in puglia tra il 2005-2006, tale movimento di protesta, assolutamente pacifico, si prefigge di portare avantl la seguenteprotesta: recarsi a votare, ma annullare la scheda mettendo una croce su tutti i partiti.
      Cio’ sino a quando qualunque di essi recepisse e facesse proprie le nostre istanze: 1) drastica riduzione numero parlamentari, 2)eliminazione totale privilegi, 3)parametrare stipendi parlamentari-manager-dirigenti pubblici ai salari minimi (max. 3 volte), 4)ancorare loro pensioni a pensione minima sociale (max 3 volte) , 5) istituire aggravante parlamentare…etc.

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  2. Che dirti, LE PERSONE CHE CONOSCI TU sono sicuramente in linea con le loro idee, ma allora il movimento ha preso la via sbagliata, e’ stato percepito male?
    Visto quello che e’ successo a Roma? sono stati infiltrati? forse ma il risultato non cambia. Mi ricordano i tempi delle brigate rosse e non credo che sia bello tornare indietro.
    Quando successe a Roma io ero proprio in Spagna (sono appena tornato) e ne ho parlato a lungo localmente.
    Purtroppo li hanno fatto molti danni. Si accampano per mesi in piazze (anche di interesse turistico) senza il permesso, creano e scavano latrine, cucinano con fuochi in mezzo alle strade, distruggono giardini, panchine e quanto altro. Fanno spese PROLETARIE nei negozi e supermercati adiacenti tanto che li costringono a chiudere, addirittura occupato B&B locali. Ho conosciuto bar che hanno dovuto chiudere l’attivita’ e licenziare il personale. In questo momento di crisi mondiale non mi sembra questo il miglior approccio per risolvere i problemi. Penso che si potrebbe usare le energie in altre maniere che bruciare auto, spaccare vetrine e occupare hotel di chi a malapena stenta a sopravvivere in periodo di crisi.
    Scusa lo sfogo ma io ho visto con i miei occhi.
    ps: grazie dei consigli sul “theme”

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