Questo Blog partecipa al Blog Action Day 2010
Blog Action Day è un evento annuale che si tiene ogni 15 ottobre, che unisce i blogger del mondo nella pubblicazione di un post che parli dello stesso problema, lo stesso giorno, con lo scopo di suscitare una discussione globale e guidare l’azione collettiva.Se vuoi parteciparvi puo andare sul sito e registrare il tuo Blog , altrimenti per dare visibilità all’iniziativa potresti inserire una widget sulle pagine del tuo sito, come quella che vedi nella sidebar, dalla quale si puo sottoscrivere una petizione con l’Unicef …
L’acqua è fondamentale non solo per la vita, per la salute individuale e collettiva, ma anche per lo sviluppo delle attività umane. Infatti, la scarsità o la mancanza d’acqua impedisce una vita domestica e urbana decente, nonché la crescita dell’agricoltura, delle attività industriali e del turismo.
Uno dei fattori che maggiormente incide sulla povertà di un Paese è la disponibilità di risorse idriche.
La superficie terrestre è coperta per il 71% d’acqua, che per il 97,5% è salata.
L’acqua dolce è per il 68% contenuta in ghiacciai e nevi perenni, per il 29,9% nel sottosuolo e solo lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi, e quindi potenzialmente disponibile.
La maggior parte dell’acqua è concentrata in alcuni bacini: Siberia, regione dei Grandi Laghi in Nord America, laghi Tanganika in Africa; e nei più grandi sistemi fluviali: Rio delle Amazzoni, Gange con Bramaputra e Congo.
L’acqua che cade, in media, sulla superficie terrestre è 500.000 miliardi di tonnellate l’anno, ma è distribuita in modo ineguale, poiché le precipitazioni dipendono dalle condizioni geografiche, dai venti, dalla presenza di vegetazione e dalla superficie del suolo.
L’eccessivo sfruttamento del suolo – distruzione dei boschi, agricoltura intensiva, eccessiva edificazione – e l’inquinamento provocato dai rifiuti tossici delle fabbriche alterano il ciclo naturale dell’acqua; le precipitazioni diminuiscono e aumenta la richiesta di acqua.
Benché in alcune aree la disponibilità di risorse idriche sia abbondante, spesso la possibilità di usufruirne è scarsa; ciò determina forti disuguaglianze riguardo all’opportunità d’approvvigionamento.
Nel mondo più di 1 miliardo e 400 milioni di persone non ha acceso a fonti d’acqua potabile. Si è stimato che nell’anno 2025, quando la Terra sarà popolata da 8 miliardi di persone, coloro che non avranno libero accesso a fonti d’acqua potabile saranno più di 3 miliardi; infatti, il consumo mondiale d’acqua è quasi duplicato solo nell’arco di un secolo. La condizione di vita d’interi continenti come Africa, America Latina e Asia sono la prova vivente della strettissima relazione esistente tra acqua e sviluppo.
La disponibilità d’acqua è diminuita di due terzi in Asia e di tre quarti in Africa, dove reti fognarie e servizi igienici sono ben lontani da uno standard d’accettabilità.
I dati diventano significativi se pensiamo che un cittadino americano utilizza 1.700 metri cubi d’acqua l’anno, mentre la media in Africa è di 250 metri cubi l’anno.
L’Italia è prima in Europa e terza nel mondo per il consumo d’acqua con 1.200 metri cubi l’anno procapite.
La Commissione Mondiale per l’acqua indica in 40 litri al giorno a persona la quantità minima per soddisfare i bisogni essenziali.
800 milioni di persone non hanno un rubinetto in casa e più di 200 milioni di bambini muoiono ogni anno a seguito del consumo d’acqua insalubre.
Si stima che l’80% delle malattie nei Paesi del Sud del Mondo sia dovuto alla cattiva qualità dell’acqua.
Le malattie d’origine idrica sono fondamentalmente:
- Malattie trasmesse dall’acqua: tifo, colera, epatite, dissenteria, etc.
- Infezioni della pelle e degli occhi
- Parassitosi legate all’acqua
- Malattie dovute ad insetti vettori: mosche e zanzare
- Malattie dovute a mancanza d’igiene
GIORNATA MONDIALE DELL’ ACQUA
“L’acqua è un patrimonio dell’umanità. L’acqua non è paragonabile a nessun’altra risorsa: non può essere oggetto di scambio commerciale di tipo lucrativo. L’acqua deve contribuire al rafforzamento della solidarietà fra i popoli, le comunità, i paesi, le generazioni.”
L’accesso all’acqua per tutti sarebbe la prova dell’esistenza di un villaggio globale, cioè di una società mondiale che dimostra concretamente di voler vivere insieme.